L’estratto di Equiseto è una sostanza che viene ricavata da un’antica pianta perenne, l’Equisetum Arvense. Ha origini veramente lontane: sono stati ritrovati fossili risalenti a milioni di anni fa.
Usare l’estratto di Equiseto in giardino in modo regolare ci permette di proteggere preventivamente le piante dell’orto dallo sviluppo di malattie fungine.
L’estratto di Equiseto tra le sostanze di base è sicuramente una delle più interessanti. Le sostanze di base sono tutte quelle sostanze naturali utili per la pianta, per la sua salute. Hanno inoltre un’azione fitosanitaria. Per legge non possono essere chiamate “fungicidi” o “insetticidi”, pur aiutando le piante a limitare l’aggressione degli insetti e delle spore. In agricoltura biologica, le sostanze di base sono tutte consentite.
Per cosa utilizzare l’estratto di Equiseto
L’Equisetum Arvense è particolarmente ricco di sali minerali e viene utilizzato in erboristeria come integratore alimentare. In agricoltura è un apprezzato fertilizzante naturale ricco di Potassio, Calcio e Magnesio, ma, soprattutto, è ricco di Silice.
L’estratto di Equiseto rafforza i tessuti delle piante orticole e le rende meno soggette alle principali malattie fungine, come la Bolla, la Monilia, la Ticchiolatura, la Ruggine, l’Oidio e la Peronospora.
Come utilizzarlo
Questo prodotto può essere utilizzato già da marzo, quando le temperature iniziano a salire, fino ad ottobre.
Possiamo nebulizzare una soluzione a base di Estratto di Equiseto, una volta ogni 10 giorni. È un prodotto al 100% biologico e non sono previsti “tempi di carenza” tranne per cetriolo e pomodoro.
L’estratto di Equiseto concentrato liquido va diluito alla dose di 20/30 ml per preparare una soluzione con 10 litri d’acqua. Agitiamo bene la confezione prima della diluizione e irroriamola subito sulle piante. Non lasciamo dei residui di soluzione nella pompa a spalla: dopo 6 ore perde di stabilità ed efficacia.